Vespa 150 TAP

Realizzata sulla base del modello “Vespa 150” con lo stesso motore, introdotto nel 1955, la “Vespa TAP” (acronimo dell’italiano “Truppe Aero Paracadutate” e del francese “Troupes Aéroportées“) fu presentata al 33º Salone di Milano nel dicembre 1955. Entrò in produzione nel gennaio 1956, negli stabilimenti della controllata francese ACMA (Ateliers de Construction de Motocycles et Automobiles) che già produceva su licenza la “Vespa” per il mercato transalpino.

Il cofano motore è ridotto rispetto alla versione civile e così anche il parafango anteriore. Lo scooter è dotato di vari irrobustimenti strutturali, come il paraurti perimetrale, le protezioni in acciaio per il carter motore e la marmitta o la parte inferiore della slitta rinforzata da due strisce di acciaio rivestite con gomma, allo scopo di renderlo adatto al gravoso uso militare e per proteggere il veicolo dall’impatto dell’atterraggio, dopo essere stato paracadutato.

L’armamento è costituito da un cannone M20 senza rinculo da 75 mm di fabbricazione statunitense, simile al “Super Bazooka”, in grado di perforare corazze fino a 100 mm di spessore. La canna, posizionata sotto la sella e leggermente obliqua rispetto all’asse longitudinale dello scooter, fuoriesce per oltre 1 m dallo scudo che ne garantisce l’appoggio anteriore.

La “TAP” può portare due persone e, all’occorrenza, trainare un piccolo carrello monoruota. Il portapacchi posteriore, formato da un robusto tubo semi-perimetrale e da un supporto verticale, è in grado di ospitare sei proiettili. Il supporto è facilmente smontabile e costituisce il cavalletto per il puntamento del cannone. Sul portapacchi anteriore trovano posto due taniche di miscela olio-benzina.

Contrariamente alla diffusa leggenda popolare, non è possibile fare fuoco senza togliere il cannone dallo scooter e men che meno con il veicolo in movimento, per ovvie ragioni di armamento e puntamento.

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